Il fissaidee
1. Propagazione della luce e indice di rifrazione
Ottava tappa
L’ottica geometrica assume che la luce si propaghi in linea retta (il che ci permette di introdurre il concetto di raggio di luce) con una velocità che, nel vuoto, è data da \( c \simeq 3 \times 10^8\, m/s \). Di fatto, nel Sistema Internazionale c è assunta come esattamente uguale a \( 299.792.458 \, m/s \), perché è tramite di essa che si definisce il metro!
La velocità di propagazione in un mezzo materiale è pari a \( c/n \), dove n è un parametro specifico del mezzo considerato detto indice di rifrazione che, sempre in ottica geometrica, è sempre maggiore di uno, per cui la luce viaggia sempre più piano che nel vuoto. Quando discuteremo la natura ondulatoria della luce, vedremo che l’indice di rifrazione di un materiale dipende in realtà dalla lunghezza d’onda (quindi dal “colore”) della luce, fenomeno che prende il nome di dispersione. Esistono naturalmente mezzi, in particolare i metalli, in cui la luce non si può propagare: dal punto di vista dell’ottica geometrica ciò equivale a porre \( n= \infty \).
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