Unit 1 - Introduzione alla Statistica
Sito: | Federica Web Learning - LMS |
Corso: | Statistica Psicometrica |
Unit: | Unit 1 - Introduzione alla Statistica |
Stampato da: | Utente ospite |
Data: | domenica, 24 novembre 2024, 11:06 |
Descrizione
- La Statistica nelle scienze sociali
- Introduzioni al corso
- Perché studiare Statistica?
1. Ettore Majorana /1
- Ettore Majorana (Catania, 5 agosto 1906) è stato un fisico italiano laureatosi con Fermi nel 1929, uno dei ragazzi di via Panisperna, misteriosamente scomparso il 27 marzo 1938 (dichiarato presunto morto in località ignota il 25 marzo del 1959).
- Si laurea con lode discutendo una tesi sulla meccanica dei nuclei radioattivi. Dopo la laurea soggiorna per alcuni mesi a Lipsia, dove stringe amicizia con Heisenberg, e a Copenaghen, dove conosce Niels Bohr. Nel 1937 è nominato professore di fisica teorica all’Università di Napoli per chiara fama.
2. Ettore Majorana /2
Gli studi scientifici di Majorana (in tutto 10 articoli pubblicati)
diedero un contributo fondamentale allo sviluppo della fisica
moderna e affrontano in modo originale molte questioni. Si
occupò di spettroscopia atomica, del meccanismo di scambio
degli elettroni di valenza, di calcolo della probabilità, lavorò
sulla meccanica quantistica dando anche una teoria relativistica
sulle particelle ipotetiche. ll maggior contributo scientifico di
Ettore Majorana riguarda la ricerca sulle forze nucleari oggi
dette alla Majorana. È ricordato anche per avere dedotto
l’equazione a infinite componenti che formano la base teorica
dei Sistemi quantistici aperti.
Fermi parlando di Majorana disse:
“Perché, vede, al mondo ci sono varie categorie di scienziati; gente
di secondo e terzo rango, che fan del loro meglio ma non vanno
molto lontano. C’è anche gente di primo rango, che arriva a
scoperte di grande importanza, fondamentali per lo sviluppo della
scienza. Ma poi ci sono i geni, come Galileo e Newton. Ebbene,
Ettore era uno di quelli. Majorana aveva quel che nessun altro al
mondo ha; sfortunatamente gli mancava quel che invece è comune
trovare negli altri uomini, il semplice buon senso.”
3. L’ultimo lavoro di Majorana /1
"Il valore delle leggi statistiche nella Fisica e nelle scienze sociali”
Scritto da Majorana per una rivista di sociologia; rinunciando poi a pubblicarlo (ed,
anzi, cestinandolo), ha visto la luce postumo, per interessamento di Giovanni (detto
Giovannino) Gentile jr., amico e collega di Majorana, sulla rivista Scientia (vol.36,
fascicolo del Febbraio-Marzo del 942, pp.58-66). Dopo di allora, non è stato più
ripubblicato in lingua italiana fino agli inizi del 2006, quando ne sono state rese note
varie riduzioni su differenti quotidiani italiani e sulla rivista “Fisica in Medicina”.
Non si sa quando fu scritto: forse nel 1930, dato che si fa riferimento alla meccanica
quantistica standard, senza accenni alle critiche sorte negli anni trenta.
“La concezione deterministica della natura racchiude in sé una reale causa di
debolezza nell’irrimediabile contraddizione che essa incontra con i dati più certi della
nostra stessa coscienza. G.Sorel tentò di comporre questo dissidio con la distinzione
tra natura artificiale e natura naturale (quest’ultima acausale), ma negò cosi l’unità
della scienza. D’altra parte l’analogia formale tra le leggi statistiche della Fisica e
quelle delle Scienze Sociali accreditò l’opinione che anche i fatti umani sottostessero
a un rigido determinismo. È importante, quindi, che i recenti principii della
Meccanica Quantistica abbiano portato a riconoscere (oltre ad una certa assenza di
oggettività nella descrizione dei fenomeni) il carattere statistico anche delle leggi
ultime dei processi elementari. Questa conclusione ha reso sostanziale l’analogia tra
fisica e scienze sociali, tra le quali è risultata un’identità di valore e di metodo.” -Ettore Majorana, fisico
4. L’ultimo lavoro di Majorana /2
- Molti autori che hanno scritto sull’ultimo lavoro di Majorana, pur condividendo l’immensa portata delle affermazioni di Majorana e il contributo epistemiologico, sottolineano come alcune “crepe” nella teoria classica, deterministica erano emerse ben prima.
- In particolare gli studi di Laplace avevano già molto bene posto in evidenza la natura probabilistica e non deterministica che regola tutti i processi: nelle scienze della fisica e nelle scienze umane e sociali.
- Majorana pone in evidenza come i princìpi della teoria classica contengano la negazione di sé stessa: la teoria classica afferma uno stadio della materia dipende dal stadio precedente. Quindi conoscendo lo stato al tempo \(t − 1\) si prevede lo stato al tempo \(t\). E per lo stesso principio, conoscendo lo stato al tempo t è possibile determinare lo stato del sistema al tempo \(\infty\), ma questo non è possibile.
- La fisica quantistica - secondo Majorana - segna il superamento della fisica classica, stabilendo un principio della scienza “unica e universale”.
5. Daniel Kahneman
Psicologo israeliano nato nel 1934 e vincitore del premio Nobel
per l’economia (insieme a Veron Smith) nel 2002.
Ha pubblicato moltissimi saggi e libri. Uno dei principali temi di
ricerca di Kahaneman è la scelta in condizioni di incertezza. Nei suoi lavori, Kahneman dimostra che valutazioni euristiche,
fatte in condizioni di incertezza, anche se fatte da persone che
hanno competenza e professionalità per valutare in condizioni
di incertezza, giungono a conclusioni affette da un errore
sistematico. Molto peggiore è la situazione in cui i soggetti non
hanno alcuna alfabetizzazione statistica.
6. Perché studiare la statistica!
La Statistica è entrata a far parte della nostra vita in maniera pregnante. L’incapacità di saper leggere il “dato statistico” determina un vera e propria condizione di analfabetismo numerico.
Analfabetismo numerico (Gerd Gigerenzer)Incapacità di ragionare sui numeri. L’analfabetismo numerico statistico è l’incapacità di ragionare su quei numeri che rappresentano incertezze. Sono forme di analfabetismo numerico:
- l’ignoranza del rischio
- la comunicazione scorretta del rischio
- il pensiero annebbiato