Valutazione è forse oggi uno dei termini che gode di maggiore fortuna nel linguaggio scientifico come nel discorso politico, ma anche un termine abusato, assunto retoricamente come sinonimo del buon governo della cosa pubblica – perché la valutazione serve a decidere in modo obiettivo ed imparziale - e del buon uso del denaro pubblico – perché la valutazione consente di non sprecare risorse.
Stesso destino per il termine “impatto”, che sembra evocare scenari ambiziosi entro cui ogni più piccola azione, ogni progetto, programma o politica pubblica è passibile di una previsione di effetti su scenari di medio-lungo termine, a dispetto della complessità del reale. Una parte del corso è perciò dedicata al lessico della valutazione.
Il corso parte dall’assunto che valutare sia un’azione democratica e riflessiva attraverso cui le società moderne sono in grado di agire sui propri “mali sociali” e prefigurarne il cambiamento e che valutare significa fare ricerca empirica intorno ad un oggetto – qualsiasi esso sia – inserito in un contesto di realtà, avendo competenze nel disegnare la valutazione, nello scegliere tra i numerosi metodi disponibili e nel gestire le interazioni tra stakeholder.
- Docente: Dora Gambardella