Vai al contenuto principale

Come ci si governa nel mondo (e in Italia)

Livello Base
Lingua italiano

Descrizione

Com’è organizzato il potere politico nelle nostre democrazie? Chi comanda e perché? Su quali basi giuridiche? Secondo quali soluzioni organizzative, o 'modelli', appunto? Sviluppatisi sulla base di quali criteri e principi? Adottati seguendo quali tradizioni culturali? Con quali vantaggi e quali svantaggi? Perseguendo quali obiettivi e nel rispetto di quali valori? E come si comportano quei diversi 'modelli' nella loro dinamica? Questo, è un corso giuridico, anche se, come vedremo subito, si avvale di altre discipline fino al punto che lo si potrebbe considerare – in realtà – multidisciplinare. Esso ha come oggetto il modo come vengono individuati ed operano i soggetti ai quali è riconosciuta (in un dato ordinamento, in una data società, in un dato Paese) la capacità giuridica di esercitare la funzione di guida politica: questo è appunto ciò che i giuristi costituzionalisti chiamano "forma di governo". Ciascun ordinamento costituzionale, ciascuna comunità politica, ha una sua propria "forma di governo", sue proprie istituzioni politiche e queste possono essere classificate sulla base di una tipologia che, pur dando luogo a numerose varianti, si riconduce a pochi modelli base. Il corso si propone di studiare le origini di questi modelli e le caratteristiche principali assunte da ciascuno di essi, tenendo conto delle evoluzioni più recenti, al fine di trarne indicazioni per il presente e per il futuro, nell’ottica di una necessaria costante manutenzione costituzionale. Il corso non trascura le acquisizioni della miglior politologia né quelle di altre scienze a partire dalla storia politica e istituzionale e dall’antropologia culturale, nella convinzione che le soluzioni giuridiche vanno sempre e comunque valutate in relazione a uno specifico contesto. Lo scopo ultimo del corso è duplice: comprendere la problematica delle forme di governo nel mondo, in particolare come essa si pone oggi; capire i problemi di lungo periodo della forma di governo italiana e la natura delle sue trasformazioni.

Autori

Loading...

Il Corso

Com’è organizzato il potere politico nelle nostre democrazie? Chi comanda e perché? Su quali basi giuridiche? Secondo quali soluzioni organizzative, o 'modelli', appunto? Sviluppatisi sulla base di quali criteri e principi? Adottati seguendo quali tradizioni culturali? Con quali vantaggi e quali svantaggi? Perseguendo quali obiettivi e nel rispetto di quali valori? E come si comportano quei diversi 'modelli' nella loro dinamica? Questo, è un corso giuridico, anche se, come vedremo subito, si avvale di altre discipline fino al punto che lo si potrebbe considerare – in realtà – multidisciplinare. Esso ha come oggetto il modo come vengono individuati ed operano i soggetti ai quali è riconosciuta (in un dato ordinamento, in una data società, in un dato Paese) la capacità giuridica di esercitare la funzione di guida politica: questo è appunto ciò che i giuristi costituzionalisti chiamano "forma di governo". Ciascun ordinamento costituzionale, ciascuna comunità politica, ha una sua propria "forma di governo", sue proprie istituzioni politiche e queste possono essere classificate sulla base di una tipologia che, pur dando luogo a numerose varianti, si riconduce a pochi modelli base. Il corso si propone di studiare le origini di questi modelli e le caratteristiche principali assunte da ciascuno di essi, tenendo conto delle evoluzioni più recenti, al fine di trarne indicazioni per il presente e per il futuro, nell’ottica di una necessaria costante manutenzione costituzionale. Il corso non trascura le acquisizioni della miglior politologia né quelle di altre scienze a partire dalla storia politica e istituzionale e dall’antropologia culturale, nella convinzione che le soluzioni giuridiche vanno sempre e comunque valutate in relazione a uno specifico contesto. Lo scopo ultimo del corso è duplice: comprendere la problematica delle forme di governo nel mondo, in particolare come essa si pone oggi; capire i problemi di lungo periodo della forma di governo italiana e la natura delle sue trasformazioni.

Link Video Vimeo: 203093378
Area: Università
Ente: Università degli studi di Napoli Federico II
Lingua: it_IT
Lis: No
Vecchia edizione: No
Video Trailer (Embedded): https://player.vimeo.com/video/203093378
Livello Corso: Beginner
Iscriviti

Corsi Correlati

AA.VV.

This program introduces core models and concepts in macroeconomics, focusing on how economies react to shocks like policy or technological changes. Students will learn about economic fluctuations, such as changes in unemployment and inflation, and examine how competition and price flexibility shape these responses. The program also explores household heterogeneity, teaching students why individual consumption and saving behaviors matter for broader economic outcomes. By the end, learners will be able to analyze stabilization policies and solve macroeconomic models using advanced methods.What you will learn:Analyze Economic Fluctuations: Understand the key models used to explain how economies respond to shocks, such as changes in policy or technology, and their impact on variables like unemployment, inflation, and investment.Evaluate Stabilization Policies: Assess the effectiveness of different stabilization policies, with a focus on how monetary policy can influence prices and unemployment under various economic conditions.Understand the Role of Market Assumptions: Examine how assumptions about competition and price flexibility affect the transmission of economic shocks and the outcomes predicted by different macroeconomic models.Incorporate Household Heterogeneity in Models: Learn the importance of households’ individual consumption and saving behaviors in macroeconomic analysis, and how heterogeneity shapes overall economic outcomes.Apply Numerical Methods in Macroeconomics: Gain practical skills in writing and solving macroeconomic models with heterogeneity using state-of-the-art numerical techniques, equipping students for advanced analysis in macroeconomic research.This program is part of a series that includes three other programs in Economics and Finance: "Finance", "Labor, Development & Policy Evaluation" and "Market Analysis". The program is designed in collaboration with the Department of Economics and Statistics (DISES) of the University of Naples Federico II.In collaboration withThe Department of Economics and Statistics (DISES) at the University of Naples Federico II has a long tradition in training students interested in pursuing a career in academics, policy institutions and the financial industry. The Department currently offers a BA and a MA in Economics, a BA and MA in Finance, a MSc in Economics and Finance (MEF) and a PhD in Economics. Both the MEF and the PhD programs are entirely English-taught. Faculty members work on all major areas of microeconomics, macroeconomics, finance, statistics and mathematical economics. The Department also hosts the Center for Studies in Economics and Finance (CSEF), with which it is fully integrated in research and graduate teaching.

Updated: Jan 2025
Maria De Falco

La crittografia è lo studio dei metodi di invio di messaggi cifrati. In questo corso si illustreranno alcuni metodi di crittografia che fanno uso di strumenti algebrici, fornendo una trattazione completa e rigorosa di tali strumenti. I primi, e più antichi, cifrari che verranno descritti sono i cosiddetti cifrari affini, basati sull'uso di strumenti di algebra lineare. Successivamente si passerà alla considerazione di cifrari di recente introduzione; in particolare si esamineranno il sistema RSA, che è uno dei sistemi di crittografia più utilizzati per la cifratura di firme digitali e fa uso di strumenti aritmetici, e alcuni cifrari basati sul “problema del logaritmo discreto” (cioè sul fatto che, dati due elementi a e b di un gruppo finito tali che a sia una potenza di b, non è sempre possibile calcolare un esponente n tale che a=bn). Si presenteranno inoltre alcuni cifrari basati sull'utilizzo delle curve ellittiche e più precisamente su calcoli eseguiti in gruppi abeliani finiti che hanno come sostegno curve ellittiche su campi finiti. Una questione importante per le sue applicazioni alla crittografia è il problema di stabilire se un numero intero fissato è primo; alcune lezioni saranno dedicate alla trattazione test di primalità, cioè algoritmi che applicati ad un numero intero, hanno lo scopo di stabilire se esso è primo.

Updated: May 2024
Angelo Colacrai

The aim of this course is to show how ancient and modern languages relate, starting with 10 Greek pericopes taken from the 4 Gospels about the death, resurrection and ascension to heaven of Jesus of Nazareth. These short texts in Koine Greek are certainly among the most translated, studied and commented on throughout history. The method I propose, alignement, aims to explore correspondences, equivalences and contacts by applying the rule of proximity between various languages, and then aligning them with each other and with the Greek text. Specifically, we will learn to align Greek with Latin, but also with modern Greek and modern Hebrew as well as with English and other languages that serve as a bridge language. Together, we will learn how to compare the Greek of the Gospels with the Greek of the Septuagint on which the Gospels seem to depend linguistically; from the Greek Septuagint we will analyse the Hebrew text. The Latin versions of the Greek Gospels and the Hebrew Old Testament are also ancient and authoritative and very useful in the interpretation of the two original languages. Together, we will learn how to:study at least three ancient but basic languages related to each other through a long list of good translations;analyze Biblical Greek through another language we already know better;make the best use of the best tools available to everyone online and grow together in knowledge through the web, beyond any cultural barrier.

Updated: Feb 2025
Maria Chiara Scappaticcio

Se per l’Occidente mancano testimonianze che non siano quelle indirette di trattazioni specifiche come l’Institutio oratoria di Quintiliano, l’Oriente ha restituito una serie di testimoni diretti delle forme dell’insegnamento del latino, tra I a.C. e VI d.C. : favorita fondamentalmente dall’occupazione militare e dai bisogni dell’amministrazione per tutta la prima età imperiale, nelle province eccentriche dell’Impero, la circolazione del latino venne ulteriormente incentivata da una politica che lo identificava con la lingua dell’amministrazione (e del diritto) a partire dal III secolo. Continuo, infatti, è il contatto dei latinofoni con allofoni che, spesso, si misero alla prova con l’apprendimento della lingua di Roma.L’analisi delle testimonianze dirette della circolazione della lingua e della letteratura latina nella pars Orientis dell’Impero - sostanzialmente papiri, frammenti da volumina o codices di pergamena, tavolette ed ostraka - imporrà una riflessione, da un lato, su fenomeni complessi quali quello del bilinguismo (latino-greco) e della diglossia e, dall’altro, sulle forme in cui il latino venne percepito ed insegnato come Lingua2 tra Antichità e Tarda Antichità.

Updated: Jun 2024
loader image