I composti inorganici sono le combinazioni di elementi della tavola periodica, eccezion fatta per quelle basate sul carbonio, che sono oggetto di interesse della chimica organica.
La vasta molteplicità di sostanze inorganiche naturali, o che possono essere preparate per via sintetica, richiede la definizione di una nomenclatura accurata per garantirne l’identificazione.
Questa classificazione, per quanto complessa, può essere fatta distinguendo innanzi tutto il numero di elementi diversi che le compongono: abbiamo così composti binari, ternari (e quaternari).
Ciascuna di queste tipologie è etichettata dalla formula e da un nome. Molti nomi derivano da una consuetudine tradizionale, e tuttora resistono nella quotidianità. Per questo motivo, è bene conoscere la nomenclatura tradizionale.
La nomenclatura ufficiale IUPAC segue invece regole rigidamente codificate. Per questo, può apparire a volte macchinosa e la sua applicazione resta ancora abbastanza confinata, soprattutto, come vedremo, nel caso degli ossiacidi e dei loro sali.