In particolare il corso persegue i seguenti obiettivi specifici:
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Introduzione al significato di “rischio minorile” quale costrutto polisemico e multifattoriale chiarendone la complessa fenomenologia e morfologia a partire dagli attori educativi e sociali implicati: famiglia, scuola, gruppo dei pari, associazionismo, chiesa, EE.LL, politiche di welfare, ecc.
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L’intervento educativo preventivo nei contesti di “rischio educativo” e di fragilità: metodi narrativi e idiografici (biografie, diari, interviste in profondità, testimonianze e “storie vissute”)
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L’analisi del rischio: un modello multifattoriale di interpretazione della devianza. Cura negligente, autoefficacia personale, disimpegno morale, locus of control e giudizio critico.
Strumenti e tecniche di lavoro socio-educativo nell’area della devianza: prevenzione, rieducazione in area penale (interna ed esterna), rieducazione post-carceraria e reinserimento sociale.
Gli obiettivi formativi del corso saranno affrontati con metodologia partecipativa e relazionale allo scopo di dimostrare come lo studio della disciplina passi attraverso forme di apprendimento cooperativo e sociale improntate alla pratica della ricerca-azione partecipativa quale elemento metodologicamente fondante il ruolo della pedagogia sperimentale nei contesti del rischio e della devianza.- Docente: Maria Luisa Iavarone