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19. Forze apparenti

Nei sistemi di riferimento non inerziali il comportamento dei corpi in moto non segue le leggi di Newton. Tuttavia, poiché tali leggi sono molto comode e utili, spesso si ricorre a un “trucco” per ripristinarne la validità anche nei sistemi di riferimento non inerziali: si introducono in essi delle forze cosiddette “apparenti”. Queste sono così denominate per via del fatto che non sono forze effettivamente esercitate sul corpo in esame da un altro corpo. Ricordiamo infatti che le forze in senso proprio sono caratterizzate dalla terza legge della dinamica, e sono pertanto “inter-azioni”; cioè la forza agente su un corpo coinvolge sempre un altro corpo. Invece, ad esempio, nel caso prima esaminato dell’arancia sul sedile, questa si mette in moto “come se” una forza la spingesse in avanti durante la frenata, senza però che ci sia effettivamente un altro corpo che da essa venga “tirato” all’indietro (azione e reazione). Giocando un po’ con la seconda legge della dinamica è possibile dimostrare che questa ritorna a essere valida, per un corpo di massa m, anche in un sistema di riferimento non inerziale che abbia accelerazione \( \vec{a}_S \) rispetto a un sistema inerziale, pur di assumere che sul corpo agisca una forza \( \vec{F}_{app}=-m \vec{a}_S \), oltre alle eventuali forze effettive presenti. 

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