La combustione di una molecola organica come il glucosio
Un qualunque alimento è formato da una miscela più o meno complessa di molecole organiche, acqua e sali inorganici. Se sottoposte a combustione, cioè portate ad una temperatura tale da favorire la reazione spontanea con l’ossigeno, le molecole organiche che, come i carboidrati e i lipidi, sono costituite da solo carbonio, idrogeno e ossigeno si trasformeranno interamente in CO2 e H2O. Una volta innescata, la combustione è un processo esoergonico che libera energia sotto forma di calore. Se una quantità nota di un alimento viene portato alla combustione all’interno di un apparato chiamato bomba calorimetrica che misura la quantità di calore rilasciato durante il processo, si ottiene un valore di energia espresso in Kcal o KJ per unità di peso. Una Kcal corrisponde a 4.184 KJ, e la combustione di 1 g di glucosio nella bomba calorimetrica libera 3.9 Kcal, equivalenti a 19 KJ. Il valore medio di 4 Kcal/g è indicativo per l’intera classe dei carboidrati che comprende monosaccaridi come glucosio e fruttosio, disaccaridi come saccarosio e lattosio, e polisaccaridi come l’amido.