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9. Il colore dei composti inorganici

Sin dall’antichità, l’uomo è stato attirato dalle splendide pietre naturali, e ne ha fatto uso per impreziosire gioielli e decorazioni. Oltre alla loro eccezionale durezza, è il meraviglioso colore che incanta e accende la nostra immaginazione


Queste gemme sono composti inorganici (tipicamente ossido di alluminio o silicati) che contengono tracce di cationi di metalli di transizione, come Ti(IV), Fe(III), Fe(II), Cr(III). Proprio queste impurezze sono responsabili del colore, perché la loro configurazione elettronica termina con elettroni in orbitali 3d semipieni. Quando la radiazione solare attraversa un campione di minerale, questi elettroni ne assorbono frequenze nella porzione del visibile, per saltare in un orbitale 3d vuoto. La radiazione luminosa giunge quindi ai nostri occhi impoverita da queste componenti, e ci appare del colore della radiazione che riesce ad attraversarlo. Per esempio, se il campione assorbe la radiazione colorata nella frequenza del verde, ci apparirà di colore rosso.

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