La lingua italiana è uno strumento di comunicazione che cambia nel tempo, nello spazio geografico e in rapporto alle diverse funzioni cui è destinata. Il corso presenta una prima introduzione agli argomenti e ai problemi della Storia della lingua italiana. Gli obiettivi principali sono due: porre in risalto la variabilità della lingua italiana e sottolineare l'ampiezza degli interessi di questo settore di studi.
Le prime lezioni, in particolare, pongono in evidenza il nesso tra innovazione e conservazione della lingua, in rapporto anche alla dialettica tra l'unità dell'italiano e la molteplicità degli italiani regionali e dei dialetti. Il corso prosegue facendo riferimento alla dimensione internazionale dell'italiano, nel passato e nel presente, come strumento delle relazioni mercantili nel Mediterraneo dell'età medievale e moderna, o come "messaggero" di arte, musica e cultura letteraria, o ancora come mezzo indispensabile di comunicazione per gli immigrati che risiedono in Italia. Nella dinamica contemporanea tra globalizzazione e realtà locali, è inoltre centrale il problema del rapporto con le altre lingue dell'Unione europea. La variabilità della lingua caratterizza non solo i dialoghi quotidiani, ma anche la comunicazione pubblica. La sezione conclusiva propone, infine, una serie di riferimenti ai diversi stili della comunicazione verbale, in rapporto alla variazione tra lingua parlata e lingua scritta e alle diverse modalità comunicative.
L'osservazione di alcune specificità dell'italiano rende perciò evidente che il suo studio, al di là di idee correnti che vedono la lingua come una realtà statica e come "luogo" esclusivo di una norma rigida, può diventare un'occasione per riflettere sulla duttilità e sulle diverse sfumature della comunicazione.
Si ringrazia per la preziosa collaborazione la Società Italiana di Storia Patria.
- Docente: Nicola De Blasi