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12. Ulteriori riflessioni sul moto armonico

Come ricordato nella sezione precedente, i sistemi che possono compiere un moto di tipo armonico sono molteplici e molto diversi tra loro. Tuttavia, proprio perché si tratta della stessa tipologia di moto, ci sono alcune caratteristiche cinematiche che li accomunano. La figura seguente ne illustra due, prendendo ancora una volta ad esempio il sistema massa-molla: l’indipendenza del periodo dall’ampiezza (isocronismo) e l’andamento della velocità del corpo durante le varie fasi dell’oscillazione. 


Per quanto riguarda il primo aspetto, con riferimento alla figura, le diverse fasi del moto (massima estensione, passaggio dalla posizione di equilibrio, massima compressione, nuovo passaggio posizione di equilibrio, massima estensione, ecc…) avvengono con gli stessi intervalli di tempo, indipendentemente da quanto la molla venga discostata inizialmente dall’equilibrio. Per quanto riguarda il secondo aspetto (sempre con riferimento alla figura), osserviamo che la massa oscillante risulta ferma alle “estremità” dell’oscillazione (cioè all’istante zero di massima estensione e ai successivi istanti multipli di mezzo periodo); mentre raggiunge il massimo modulo della velocità quando transita (in un verso o nell’altro) dalla posizione di equilibrio: a un quarto di periodo, a tre quarti, cinque quarti, ecc...

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