Pertanto, nell’automobile in frenata (caratterizzata quindi da una accelerazione avente verso opposto alla velocità) comparirà una forza apparente avente lo stesso verso della velocità, e che quindi “spinge” in avanti. Similmente, un’automobile che percorre una curva verso destra a velocità di modulo constante possiede un’accelerazione diretta trasversalmente all’auto verso destra, cioè verso il centro della curva (accelerazione centripeta); pertanto, nel sistema di riferimento solidale all’automobile compare una forza apparente diretta verso l’esterno della curva, che sarà responsabile del fatto che i passeggeri si sentono spinti contro la parete sinistra dell’automobile: tale spinta apparente è comunemente detta forza centrifuga. In realtà non c’è nessun agente fisico che spinga i passeggeri verso l’esterno della curva; ce n’è invece uno (la forza di attrito tra pneumatici e strada) che spinge l’automobile verso l’interno, costringendola a deviare dalla traiettoria rettilinea che altrimenti essa seguirebbe obbedendo al principio d’inerzia. In effetti i passeggeri rispetto all’auto si sentono spinti apparentemente verso sinistra perché essi, obbedendo al principio di inerzia, tenderebbero a continuare a muoversi in linea retta rispetto al suolo.