Se la grandezza che consideriamo (chiamiamola ora \( X \)) assume valori continui, ossia tutti i valori in un intervallo dell’asse reale, non ha però senso dare la frequenza di un singolo valore, ma solo la frequenza con cui la variabile cade in un certo intervallo. In questo caso per rappresentare la distribuzione è utile rappresentarla con un istogramma come quello in figura, dove viene mostrata la distribuzione dell’altezza degli italiani (maschi, ovviamente) chiamati alle armi nell’ultimo anno della I guerra mondiale. Qui le frequenze relative a ciascun intervallo sono date delle aree sotto ciascun rettangolino. Quindi l’area sotto l’intero istogramma è ancora pari ad uno.