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4. Il principio di Pascal

Un aspetto molto importante del comportamento della pressione in un fluido in quiete è stato riconosciuto, e formulato sotto forma di principio fisico nel Seicento, dall’eclettico filosofo/fisico/matematico francese Blaise Pascal. Lo stesso al quale è stata intitolata l’unità di misura S.I. della pressione.
Il principio di Pascal afferma che: una variazione di pressione applicata a un liquido in quiete chiuso in un contenitore si trasmette egualmente a ogni porzione del liquido, nonché alle pareti del contenitore che sono in contatto col liquido stesso. La validità di questo principio può essere verificata sperimentalmente in vari modi, ad esempio come illustrato nella figura.


Il principio di Pascal lo si può trovare “in azione” in moltissimi contesti differenti. Il più noto, riportato praticamente in tutti i libri di testo (e pertanto non lo richiamiamo qui, invitandoti a consultare il tuo testo), è quello del martinetto idraulico. Si tratta di un dispositivo utilizzato, ad esempio, per sollevare un’automobile di massa dell’ordine dei 1000 kg, utilizzando una forza corrispondente al peso di poche decine di kg.

Meno evidente è il ruolo del principio di Pascal nel meccanismo della circolazione sanguigna. Infatti, ogni volta che il cuore si contrae (tipicamente un po’ più di una volta al secondo) spinge il sangue nell’aorta, a causa dell’aumento di pressione che la contrazione provoca nel cuore stesso (in maniera analoga a quando strizziamo tra le mani un palloncino pieno d’acqua). Tale aumento di pressione, in accordo con il principio di Pascal, si trasmette attraverso le arterie del corpo. Similmente, durante la fase di rilassamento del cuore tra una contrazione e l’altra, si ha una riduzione della pressione nelle cavità cardiache, e anche questa si trasmette in tutte le arterie. Di conseguenza, in un qualunque punto lungo il percorso arterioso la pressione varierà in funzione del tempo con un andamento simile a quello mostrato in figura.

Osserviamo che l’unità di misura usualmente impiegata per esprimere la pressione arteriosa è il mmHg, che come ricorderai abbiamo introdotto in relazione all’esperimento di Torricelli.


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