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5. La legge di Stevin /1

Un liquido in quiete in un contenitore esercita una pressione su ogni punto delle pareti (e, più in generale, di qualunque superficie con la quale sia in contatto – ad esempio quella di un corpo immerso in esso) che risulta tanto più intensa quanto maggiore è la profondità del punto considerato. Nell’esempio riportato in figura la pressione nel punto 3 è maggiore di quella nel punto 2, che a sua volta è maggiore della pressione in 1. La relazione quantitativa tra la pressione in un punto e la sua profondità sotto la superficie del liquido è espressa dalla legge di Stevin

\( P=ρgh \) 

dove \( ρ \) è la densità del liquido, \( g \) l’accelerazione di gravità e \( h \) la profondità del punto (vedere esempi in figura).


ATTENZIONE: un errore comune è di interpretare  \( h \) nella legge di Stevin come l’altezza del punto rispetto al fondo del contenitore, anziché la sua profondità rispetto alla superficie libera del liquido.

Osserviamo che se il contenitore è aperto, o comunque la superficie del liquido è in contatto con l’aria atmosferica, su tale superficie agirà la pressione atmosferica. Di conseguenza, per il principio di Pascal, tale extra-pressione si trasmetterà in ogni punto del liquido. Pertanto la forma più generale della legge di Stevin è 

\( P=P_{atm}+ρgh \) 

dove il primo addendo a secondo membro indica la pressione atmosferica agente sulla superficie libera del liquido.

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