L’esperienza quotidiana mostra come due sistemi fisici posti a contatto raggiungano uno stato di mutuo equilibrio, ossia una condizione in cui tutte le grandezze fisiche macroscopiche che li caratterizzano non cambiano più nel tempo.
Supponiamo ad esempio di scaldare con una fiamma una pallina metallica e di gettarla poi in un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente. Dapprima l’acqua si agiterà, magari in parte bollirà se la pallina è davvero incandescente. Ma dopo un po’… calma piatta! L’acqua smetterà di agitarsi e, se toccata con un dito, la pallina non ci sembrerà né più calda né più fredda dell’acqua nel bicchiere.
L’equilibrio tra corpi ha una proprietà molto interessante: se un corpo A è in equilibrio con un corpo B, e il corpo B è in equilibrio con il corpo C, allora il corpo anche il corpo C è in equilibrio con il corpo A, cosa che ci permette di dividere tutti i corpi in “classi” costituite da tutti e soli quei corpi che sono in equilibrio tra di loro.
Questo “Principio Zero” della termodinamica può sembrare banale, ma in realtà è proprio quello che ci permette di introdurre la temperatura, come quella nuova grandezza fisica che ha lo stesso valore per tutti i corpi che si trovino in equilibrio tra di loro.