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2. La teoria atomica di Dalton

Nel 1803 John Dalton formulò la prima teoria atomica, i cui postulati sono:

  • la materia è costituita da atomi piccolissimi, indivisibili e indistruttibili;
  • gli atomi di uno stesso elemento sono identici e hanno la stessa massa;
  • il numero di atomi di un elemento presenti in un composto è un numero intero;
  • gli atomi di un elemento non si convertono in un altro elemento mediante reazioni chimiche;
  • gli atomi non possono essere né creati né distrutti, ma si trasferiscono interi da un composto all’altro.

Questa teoria era in grado di: 

  • interpretare i risultati sperimentali riassunti nelle così dette leggi ponderali della chimica:
    • la legge di conservazione delle masse (Lavoisier): nel corso di una reazione chimica la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti;
    • la legge delle proporzioni definite (Proust): in ogni sostanza composta, il rapporto tra le masse delle sostanze elementari che lo costituiscono è definito e costante; 
    • la legge delle proporzioni multiple (Dalton): quando un elemento si combina con la stessa massa di un secondo elemento per formare composti diversi, le masse stanno tra loro in rapporti esprimibili mediante numeri interi e piccoli.
  • definire su scala microscopica il concetto di sostanza semplice e di sostanza composta;
  • rappresentare simbolicamente la composizione delle sostanze mediante le formule chimiche;
  • fornire un primo strumento concettuale per la determinazione dei pesi atomici.

All’inizio dell’800 le conoscenze non contemplavano in alcun modo una “struttura interna” dell’atomo né, di conseguenza, una comprensione profonda della natura delle forze che causavano l’instaurarsi dei legami chimici e delle interazioni intermolecolari. Tuttavia, sulla base di questo modello fu possibile realizzare uno straordinario sviluppo delle conoscenze sulla composizione della materia.

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