L’ambiguità delle formule di risonanza è proprio il limite principale delle formule di Lewis. Ma, in un certo senso, può anche essere considerato un pregio, perché l’insieme di questi schemi semplificati permette di interpretare fenomeni che altrimenti richiederebbero difficili strumenti matematici.
Bisogna ribadire che gli elettroni non sono puntini (disegnati sul foglio) che vanno collocati in un punto preciso. Al contrario, sono funzioni d’onda che possono essere “spalmate” su zone estese della molecola (il termine corretto è delocalizzazione).
Legame ionico e legame covalente sono due situazioni estreme (legame ionico = separazione di carica, legame covalente = condivisione di elettroni). Si possono avere anche tutte le situazioni intermedie, per cui è opportuno parlare di legami polari, in cui le due componenti contribuiscono entrambe alla formazione del legame (c’è sia un alto grado di condivisione, sia una rilevante separazione di carica). In questo caso si può parlare di percentuale di ionicità, e descrivere il legame con due formule di risonanza (ionica e covalente) di peso diverso.