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1. Nomenclatura dei composti organici

Per evitare di dover memorizzare il nome di migliaia di composti organici o di unità strutturali sono state stabilite delle regole che determinano il nome di ogni composto sulla base della sua struttura e allo stesso tempo rendono possibile dedurre la struttura di un composto dal suo nome. Sulla base di queste regole, stabilite dalla IUPAC: International Union of Pure and Applied Chemistry, nel nome di un composto organico troviamo le parti riassunte nello schema


I composti organici possono essere raggruppati in famiglie che presentano lo stesso gruppo funzionale, con questo termine si intende: «un atomo, o gruppi di atomi o legami specifici all’interno di una molecola, che determinano il comportamento chimico della molecola, indipendentemente dalle dimensioni della molecola».

Una volta riconosciuto nel composto considerato il gruppo funzionale a priorità più alta, secondo quanto stabilito dalla IUPAC (nell’immagine sono indicati quelli citati in questa lezione


si attribuisce il relativo suffisso al nome del composto, quindi si definisce la sua posizione nella catena carboniosa più lunga su cui si trova e vengono indicate le posizioni di eventuali altri sostituenti presenti su tale catena, elencandoli in ordine alfabetico.
Ad oggi è ancora molto frequente utilizzare la cosiddetta nomenclatura comune, che utilizza nomi d’uso, che hanno origine storica, spesso in relazione all’uso o al materiale da cui è stato isolato il composto e di cui vedremo qualche esempio in seguito.

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