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10. Amminoacidi

Gli amminoacidi contengono due gruppi funzionali: uno amminico (-NH2) e uno carbossilico (-COOH). In natura troviamo L-𝛼-amminoacidi, in cui il gruppo amminico è legato al carbonio cosiddetto in alfa (cioè adiacente) al gruppo funzionale, cioè al gruppo carbossilico, L, perché quando vengono scritti, utilizzando la proiezione di Fischer in cui si mette il carbonio in alfa al centro della croce, per consuetudine si mette il gruppo amminico a sinistra (L, dal latino laevus, sinistro). I 20 amminoacidi naturali che costituiscono le catene peptidiche differiscono per il sostituente R, o catena laterale, legato al carbonio 𝛼:


Gli aminoacidi naturali sono chiamati con i loro nomi comuni, che spesso danno informazioni sulle loro caratteristiche e/o origini, ad esempio glicina dal suo sapore dolce (glicos in greco significa dolce), asparagina poiché è stata trovata negli asparagi.

Per velocizzarne la nomenclatura, in particolar modo quando si devono indicare delle sequenze amminoacidiche, per ogni amminoacido esiste un’abbreviazione sia di tre lettere (le prime tre del nome inglese) che di una lettera. 

Tutti i 20 amminoacidi sono necessari alla sintesi delle proteine. L’organismo umano è capace di sintetizzarne 10, gli altri 10 (detti essenziali e indicati con *) devono essere assunti con la dieta.

Gli aminoacidi essenziali sono tutti contemporaneamente presenti nelle proteine di origine animale, mentre nelle proteine di origine vegetale si riscontra sempre la mancanza di alcuni di essi: per esempio, le proteine presenti nei fagioli e nei piselli sono carenti di metionina, mentre quelle del mais mancano di lisina e triptofano.


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