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10. La dilatazione dei solidi

Consideriamo ora un corpo puro solido. Anche in questa situazione le molecole continuano a conservare un lieve moto relativo. Un famoso esperimento (la sfera di Gravesande) permette di osservare l’effetto del riscaldamento su un corpo solido

Nell’esperimento di Gravesande un corpo puro di forma sferica viene fatto passare attraverso un anello di diametro interno identico a quello della sfera. 

Successivamente la sfera viene riscaldata e, dopo questa operazione, la sfera non passa più attraverso l’anello.

Questo esperimento dimostra che la temperatura determina l’effetto macroscopico della dilatazione del corpo. Il MP ci aiuta a comprendere cosa avviene a livello submicroscopico.

Considerando gli assiomi che prevedono la non deformabilità e la costanza di volume delle particelle, l’unica spiegazione è che il riscaldamento porti ad aumentare la distanza fra le particelle, aumentando lo spazio vuoto che le separa. Possiamo rappresentare in questo modo il sistema prima e dopo il riscaldamento.


Le particelle restano vincolate e molto stipate tra loro ma si distanziano un poco. Il corpo, infatti, rimane nello stato di aggregazione solido.

L’interpretazione della dilatazione del corpo solido è congruente con le riflessioni fin qui fatte sull’effetto della temperatura sullo stato di aggregazione dei corpi e dimostra la versatilità e l’utilità del modello particellare nella comprensione e interpretazione di numerosi fenomeni che coinvolgono i corpi e le loro trasformazioni fisiche


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