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1. Equilibrio chimico dinamico. Introduzione

Prendiamo in considerazione la solita reazione

A2 + B2 → 2AB

A2 e B2 possono collidere e reagire per formare 2 molecole di AB, ma anche 2 molecole AB possono urtarsi e reagire per riformare A2 e B2. Una reazione che può procedere in direzione sia diretta (da sinistra verso destra) sia inversa (da destra verso sinistra) è una reazione reversibile. Se inizialmente abbiamo solamente A2 e B2, queste iniziano a reagire per formare AB, tuttavia, mentre A2 e B2 reagiscono, la loro concentrazione diminuisce e quindi anche la velocità della reazione diretta diminuisce (a).


Contemporaneamente, AB comincia a formarsi e, con l’aumento della concentrazione di AB, la reazione inversa comincia a svolgersi con una velocità in rapido aumento, poiché le collisioni tra molecole AB possono essere sempre più numerose (b). Alla fine, la velocità della reazione inversa (che è in fase di crescita) eguaglia quella della reazione diretta (che sta diminuendo). A quel punto è stata raggiunta la condizione di equilibrio dinamico (c e d). Nella chimica e nella fisica si ha una situazione di equilibrio se le varie parti che compongono il sistema interagiscono tra di loro in maniera che le proprietà chimiche o fisiche non cambino durante il tempo di osservazione, tuttavia non si tratta di una condizione statica, bensì dinamica, poiché le reazioni diretta e inversa stanno ancora procedendo, ma alla stessa velocità. Quando si è raggiunto l’equilibrio dinamico, le concentrazioni di A2, B2 e AB non cambiano più, rimangono costanti poiché reagenti e prodotti si consumano alla stessa velocità con cui si formano. Per evidenziare questo nella equazione chimica che rappresenta la reazione la singola freccia viene sostituita con le doppie frecce:

A2 + B2  2AB


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