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2. I primi livelli di organizzazione biologica: individui e popolazioni

Gli ecosistemi sono strutturati su più livelli: da individui, a popolazione, comunità, fino alle componenti abiotiche che fanno parte dell’ambiente fisico e che entrano in relazione con i viventi. Per gli ecologi, il livello di organizzazione biologica di base è l’individuo.

Gli individui che si trovano in ambienti dove le condizioni sono favorevoli e le risorse abbondanti hanno performances ottimali in termini di fecondità, accrescimento e sopravvivenza e quindi, in generale, si riproducono di più, si accrescono più velocemente e sopravvivono più a lungo.

Una popolazione è costituita da individui appartenenti alla stessa specie che condividono lo stesso ambiente e che potenzialmente possono riprodursi tra loro. Età, dimensioni, sesso, fecondità e comportamento dei singoli individui influenzano, di conseguenza, la dinamica delle popolazioni.

Le popolazioni sono caratterizzate da:

  • dimensione: numero di individui presenti
  • densità: numero di individui per unità di superficie o di volume
  • distribuzione, che può essere:

\( \rightarrow \)casuale, quando gli individui sono disposti in modo random

\( \rightarrow \) aggregata, quando gli individui sono aggregati e riuniti in gruppi

\( \rightarrow \) regolare, quando gli individui tendono ad avere tutti la stessa distanza l’uno rispetto all’altro.

Nella figura, dove i punti neri rappresentano gli individui, abbiamo in sequenza una rappresentazione delle distribuzioni casuale (A), aggregata (B) e regolare (C).


Le popolazioni sono entità dinamiche le cui dimensioni sono determinate da natalitàmortalitàimmigrazione ed emigrazione. Natalità ed immigrazione determinano incrementi del numero di individui di una popolazione, mentre mortalità ed emigrazione portano a diminuzioni.

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