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3. Biodiversità e variabilità degli ecosistemi

Individui appartenenti a specie diverse che interagiscono tra loro (prevalentemente con relazioni di predazione e competizione) influenzandosi reciprocamente costituiscono le comunità. Il numero, la varietà e la variabilità degli organismi e dei sistemi ecologici in cui vivono si esprimono nella biodiversità, la “ricchezza della vita sulla terra”, che è alla base del funzionamento degli ecosistemi.

Parametri importanti per analizzare la biodiversità sono:

Ricchezza specifica = numero di specie presenti nella comunità

Diversità specifica = è definita non solo dal numero di specie, ma anche dalla distribuzione degli individui tra le specie. Più la distribuzione degli individui tra le specie è uniforme, maggiore è la diversità. Questo parametro fornisce quindi informazioni su quanto la struttura di una comunità sia complessa.

Gli ecosistemi sono entità dinamiche non solo su scala spaziale. La loro variabilità si esplica anche su scale temporali di medio o lungo periodo, che prendono il nome di “successioni”. La successione consiste in una progressiva e prevedibile sequenza di sostituzione di specie determinata da variazioni delle condizioni ambientali e dalle interazioni tra le specie, che procede fino al raggiungimento di una comunità stabile detta “comunità climax”.

Le successioni possono essere primarie o secondarie:

  • Successioni primarie si realizzano su un substrato di nuova formazione, che non era mai stato colonizzato in precedenza come, ad esempio, substrati rocciosi dopo il ritiro di ghiacciai o substrati originati da colate laviche. Avvengono su scale temporali molto lunghe perché i processi di colonizzazione sono subordinati alla formazione del suolo. Le successioni primarie iniziano con la colonizzazione del substrato “roccioso” da parte di specie pioniere capaci di vivere sulla nuda roccia e caratterizzate da un ciclo biologico molto breve. Il materiale inorganico generato dalla erosione della roccia e la sostanza organica morta che deriva dalle specie colonizzatrici danno inizio alla formazione del suolo. Soltanto in presenza di un suolo maturo, che si forma in centinaia di anni, avremo la comunità climax.
  • Successioni secondarie iniziano con la colonizzazione di un terreno degradato o modificato, ad esempio da un incendio o da una alluvione, o abbandonato dopo essere stato coltivato. E’ un processo molto più rapido perché il suolo è già presente, ma richiede comunque diverse decine di anni.

successione primaria

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