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5. Flussi di energia nelle comunità terrestri

Nelle comunità terrestri i produttori primari sono costituiti in buona parte da piante arboree che possiedono una cospicua quantità di sostanza organica morta (necromassa) che non partecipa al processo produttivo, soltanto le parti verdi della pianta infatti sono fotosintezzanti. La maggior parte dell’energia contenuta nella necromassa non viene consumata dagli erbivori e non entra quindi nella catena del pascolo.

Inoltre non tutta la biomassa vegetale ingerita dagli erbivori viene assimilata dal momento che sostanza organica vegetale e sostanza organica animale hanno diversi rapporti tra carbonio e azoto. Ne consegue che parte dell’energia contenuta nella biomassa vegetale o non viene consumata, o non viene assimilata dagli erbivori e passa direttamente alla catena del detrito. I carnivori invece consumano gli erbivori e quindi biomassa che ha la loro stessa composizione. La maggior parte di quanto ingerito viene assimilato e, al netto del calore respiratorio, viene convertito in biomassa.

I flussi di energia nelle comunità terrestri sono unidirezionali: l’energia passa dall’autotrofo all’erbivoro, dall’erbivoro al carnivoro e dal carnivoro al predatore del carnivoro. Soltanto una piccola quota dell’energia chimica prodotta con la fotosintesi viene effettivamente incorporata nella biomassa degli erbivori: considerato che la quota di trasferimento trofico in ambiente terrestre da un livello al successivo è circa il 10%, l’energia acquisita dalle piante difficilmente potrà sostenere più di 3 livelli, e la densità degli organismi tende progressivamente a calare.

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