La maggior parte dei nutrienti essenziali è riciclata negli ecosistemi mediante i processi di decomposizione svolti essenzialmente dagli organismi detritivori e decompositori. In realtà tutti gli eterotrofi agiscono in qualche modo da detritivori e partecipano al processo di decomposizione: con i processi digestivi, infatti, degradano la sostanza organica, la modificano strutturalmente e chimicamente e la rendono in parte utilizzabile (assimilabile) e in parte un prodotto di scarto.
Tra i decompositori rientrano principalmente funghi e batteri, che digeriscono esternamente la sostanza organica morta mediante il rilascio di enzimi: batteri e funghi secernono enzimi per degradare i tessuti vegetali e animali, ed i composti ottenuti vengono assorbiti e utilizzati come fonte di energia.
La decomposizione è favorita dallo sminuzzamento e dalla semplificazione del “detrito” operato dai detritivori, che si nutrono dei residui animali e vegetali ed anche delle deiezioni. Senza la frammentazione e la semplificazione della sostanza organica morta, soprattutto di origine vegetale, i tempi necessari alla mineralizzazione sarebbero molto più lunghi e la disponibilità dei nutrienti per gli autotrofi molto più scarsa.