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8. L’equilibrio in un ecosistema

Se le risorse fossero illimitate e in assenza di fattori di disturbo, le popolazioni potrebbero crescere in modo indefinito. In natura però il numero di individui non può aumentare indefinitamente, dal momento che le risorse sono limitate ed altri fattori, come la presenza di patogeni o predatori, concorrono a frenare la crescita delle popolazioni. Questo limite permette agli ecosistemi di mantenere un equilibrio e la coesistenza di molte specie differenti, senza che una predomini sulle altre.

In genere le popolazioni presentano una crescita con andamento esponenziale fino a quando le risorse sono disponibili in quantità ottimale per tutti gli individui. Con il passare del tempo il numero di individui aumenta e, in relazione a questo, le risorse iniziano a calare dando luogo a fenomeni di competizione. A questo punto soltanto gli individui che hanno accesso alla risorsa, i competitori superiori, possono sopravvivere, accrescersi e riprodursi. La crescita della popolazione quindi rallenta, la curva flette e diventa asintotica ad una linea che rappresenta la “capacità portante” dell’ambiente.

Capacità portante dell’ambiente = numero di individui che un determinato ambiente può sostenere in relazione alle risorse disponibili.

A livello della capacità portante, la crescita della popolazione tende a raggiungere un plateau e rimanere stabile, con il numero dei nati che equivale al numero dei morti finché la disponibilità di risorse lo permette.

Nella figura sono rappresentate una curva logistica (forma a S) e una curva esponenziale. Le curve logistiche sono quelle che meglio descrivono la crescita delle popolazioni in condizioni naturali.

curve logistiche

Il caso del Parco Nazionale di Yellowstone costituisce un importante esempio di cascata trofica e delle conseguenze che possono derivare dalla mancanza di risorse.




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