Data una popolazione ed un carattere \(X\) su di essa osservabile, estraendo in modo casuale una unità statistica da \(X\) assumeremo che il valore più probabile \(X = x\) che andremo ad osservare sarà in corrispondenza della frequenza più alta e poi
via via, in corrispondenza di modalità con frequenze più basse, avremo probabilità più basse di estrarre il valore.
Estrarre da una popolazione equivale ad eseguire esperimenti aleatori che hanno per spazio campionario l’insieme dei valori osservabili e per funzione di densità di probabilità proprio la distribuzione delle frequenze relativa alla popolazione.
Possiamo quindi desumere che, estraendo in modo casuale da una popolazione nota, dobbiamo assumere come variabile casuale di riferimento proprio la distribuzione del nostro carattere all’interno della popolazione.
Se l’estrazione è con reintroduzione (detta anche bernulliana), la variabile casuale che descrive la popolazione resta sempre immutata (identica a se stessa), allora ci attendiamo sempre
le medesime probabilità per tutte le estrazioni.